La carne si fa storia, nella realtà restituita senza falsificazioni dal fotografo trentenne Mário Macilau. La serie di 9 fotografie in bianco e nero, realizzate a Maputo, capitale del Mozambico dove l’artista è nato e lavora, sono dedicate ai ragazzi di strada che ancora bambini si trovano ad affrontare la vita come sopravvivenza. Non si tratta di un reportage, ma un’opera poetica che ribalta i nessi tra l’Adesso e il Già stato, il Vicino e il Lontano, il Visibile e il Non-visibile. Il tema dell’origine e del fine di ogni atto artistico è portato dalla forza della composizione fotografica a confrontarsi con l’agonia del reale.